Carlo Torrighelli, meglio noto come C.T. , è stato un noto writer ante-litteram,era conosciuto come il profeta contro il popolo bue. Nato a Laveno ma residente a Milano era un ex marmista e abitava nella zona di Porta Volta. Che fosse un po’ matto lo pensavano tutti, compresi i medici che per tre volte lo fecero ricoverare in manicomio. Ma invocare,pur con modi bizzarri e poco ortodossi, più cultura in televisione già negli anni ‘70 è qualcosa, che oggi suona vagamente profetica.
Ho avuto modo di conoscerlo personalmente, l’omino di Parco Sempione ce l’aveva anche con USA e URSS; ricordo l’inizio della sua litania: “Ti uccidono con l’onda! con l’onda ti uccidono! I russi, gli americani, il Vaticano!”
Torrighelli era noto alla popolazione milanese sia per gli slogan che dipingeva con vernice bianca, sui muri e sull’asfalto, che per la sua attività di predicatore. Si aggirava per Milano con un triciclo e un carretto, tre cani (che chiamava La Bella, L’Umanità e L’Amore), la vernice e un megafono con il quale declamava gli stessi concetti che esprimeva con i suoi graffiti. Aveva un’aria apparentemente mite, ma tutt’altro che remissiva, con voce potente si lanciava in invettive contro la Chiesa e il clero, e apostrofava la gente chiamandola “popolo bue”. Le sue filippiche tenevano compagnia ai pensionati che si riunivano attorno alla fontana dell’Acqua Marcia, vicino all’Arena. Il Castello sforzesco era circondato dalle sue scritte dal tono oracolare: “Nel mondo esistono onde che torturano e rovinano e uccidono da lontano”, “Radio e televisione basta versi da gorilla ma cultura”.”Chiesa assassina che uccidi coll’onda”, “Popolo bue ti uccidono coll’onda”, “Nel mondo esistono onde che torturano e rovinano e uccidono da lontano”,”Milioni di morti in Italia”,”Nel clero esistono impianti a onde che torturano rovinano e uccidono da lontano”, e varianti delle medesime, e in nessuna veniva specificata la qualità dell’onda, o delle onde. Ma il suo cavallo di battaglia, ripetuta e scritta all’infinito, era: “La Chiesa ti uccide coll’onda”.
Sono da sempre stato attratto da personaggi “fuori dalle riga”, stravaganti, insomma un po’ esagerati”. Sono nato e vissuto sino a una certa età in una città pugliese che ospita/ospitava il più grande ospedale psichiatrico d’Italia; i “matti” sono spesso stati i miei compagni di conversazione, non erano una stranezza, erano parte della umanità che si aggirava per le vie della mia Bisceglie i sabato e le domeniche quando avevano la libera uscita; pertanto incontrarlo, per me, non ha rappresentato quella grande novità.
Mi infastidiva piuttosto l’espressione comune a tutti i curiosi che con una specie di sorriso ebete che si propina ai matti, unito alla smorfia di compatimento/sfottitura con cui si gratificano tutti gli “scemi del villaggio”, o presunti tali, si fermavano per curiosare. Notavo l’espressione facciale che racchiude più o meno il pensiero: “...Povero fesso; parla, parla pure, tanto lo so, e lo sappiamo tutti, vedi, che i savi siamo noi e lo scemo sei tu, anche se ti diamo ragione...”.
Un giorno, quando non c’era il solito pubblico, gli chiesi cosa fosse questa onda che uccide, lo ricordo ancora, mi rispose, come se recitasse un copione, che l’onda “è un raggio ultravioletto che scaturisce da un impianto che si trova in ogni chiesa”. Poi, quando fu certo che nessuno ci ascoltasse, mi disse con un’inusuale tono di voce basso “rifletti, pensa con la tua testa” e si allontanò per continuare a recitare la sua parte. Quanto ascoltato mi sembrò vagamente profetico solo quando il tormentone della Chiesa che uccide con l’onda, diversi anni più tardi, scoppiò con il caso delle antenne della Radio Vaticana.
La sua fama ha avuto un’estensione insolita e poco nota: qualcuno ha costellato i muri e il muro di Berlino di sue frasi ottimamente tradotte in tedesco. Sono graffiti celebratissimi dai berlinesi, ma nessuno sa chi le ha coniate.
Torrighelli ci ha lasciato nel 1983, mi sono ricordato di lui ascoltando la canzone di Vittorio Merlo che si ispira ai sui deliri e si intitola ovviamente La Chiesa ti uccide con l’onda.
Improvvisamente mi sono fermato a considerare: Chi era il pazzo?
Noi, cosiddetti normali? Sempre pronti a dire di si a chiunque, basta che sia più importante di noi? Buoni solo a buttarci davanti alla televisione, e a farci uccidere dall’onda? Saremo mai pronti ad abbandonare tutto e partire per una crociata in difesa delle nostre idee, soli contro tutto e tutti, come C.T.?
L’onda, intesa in senso lato, come può essere descritta? Come un impulso elettrico che invisibilmente parte da un punto e si propaga.
La sottilissima arte della persuasione, dell’ipocrisia, del dogma, della superstizione può essere paragonata ad un’onda?
La cultura e il sapere che ci arriva attraverso le”onde” non è equiparabile alla morte civile, un suicidio mentale?
Ed allora chi ha ragione? E noi stiamo con CT o con il popolo bue?